Idrografia di Lainate
Il territorio di Lainate è attraversato da una serie di corsi d’acqua
naturali ed artificiali che generalmente hanno andamento Nord-Sud ad eccezione
del Canale Villoresi che scorre da ovest verso Est.
Corsi d’acqua naturali
L’idrografia
naturale è costituita da due torrenti appartenenti al bacino del fiume Olona,
il Bozzente e il Lura (detto la Lura).
Questi due torrenti risultano avere grande importanza per il fiume
Olona per quanto riguarda il bilancio idrico, ma anche, purtroppo, per il
carico di inquinamento che questi acque portano nel fiume Olona. E‘ nota,
infatti, la trsformazione che questi, come tanti altri corsi d’acqua, hanno
subito: utilizzati da tempo quasi esclusivamente a scopo irriguo, sono
attualmente, per la massima parte, adibiti come recapito preferenziale di
scarichi liquidi urbani ed industriali: anche per questo motivo possiamo
considerarli come „apparato esecretore del paesaggio“, cioè un sistema che
allotana i rifiuti liquidi. Evidenti sono gli interventi antropici effettuati
su entrambi i torrenti: variazioni e raddrizzamento del corso, costrizioni di
argini, insediamenti civili ed industriali utilizzati vicino l’alveo, scarichi
civili ed industriali.
Il Bozzente nasce all' interno del Parco Pineta di Appiano Gentile e
Tradate, a nord est della località San Bartolomeo al Bosco, e confluisce, dopo
38 km, nel fiume Olona all'altezza di Rho, attraversando le province di Como,
Varese e Milano. Nel tratto lainatese ha una pendenza del 3,7%.
Il corso d'acqua è alimentato da una moltitudine di piccoli affluenti:
Torrente Antiga (naturale), Fosso delle Valli, Valle di Muggio, Torrente
Vaiadiga, Lambarin, il Fontanile e il torrente Gradeluso. Giunto in territorio
di Origgio, inizia a scorrere in un'area maggiormente urbanizzata.
A Lainate, il Bozzente, delimita una buona zona del suo territorio,
infatti attraversa, da nord a sud:
-
La zona
agricola sita ad Ovest, da Lainate fino a Via Pogliano,
-
La zona
residenziale a Ovest di Barbaiana
-
La zona
agricola tra via Barbaiana e Via Meraviglia,
-
La zona
agricola a Sud di Via Meraviglia.
Il Bozzente è molto inquinato perchè attraversa, come già detto, una
zona molto urbanizzata. L'alterazione del Bozzente è caratterizzata da tre
componenti principali:
-
La qualità
delle sue acque è costantemente classificata nello stato pessimo.
-
Il cambiamento
del regime idraulico: parte del bacino del Bozzente è soggetta a rischi di
inondazione da Origgio a Rho.
- Il cambiamento della morfologia dell'ambiente fluviale dovuta alla
banalizzazione dell'alveo, infatti il torrente è diventato, di fatto, un canale
che nei casi di piena aumenta la velocità dell'acqua e rende impossibile lo
spogliamento naturale.
La vegetazione tipica dell’area attraversata da Bozzente comprende
robinie, carpini, betulle, ontani neri, castagni, ciliegi, ecc.
Lura
II torrente
Lura nasce presso il confine italo-svizzero, nel comune di Uggiate-Trevano, a
ovest di Como, sulle colline moreniche, e confluisce nel fiume Olona presso
Mazzo di Rho, nei pressi di Via Ghisolfa. E' alimentato dai suoi quattro affluenti:
Riale di Gironico, Fossato, Roggia Livescia e Roggia Murella, ma anche degli
scarichi industriali che
determinano il suo colore rosso-violaceo.
determinano il suo colore rosso-violaceo.
La portata è di 0,800 m 3 /s, il
bacino idrografico è di 120-130 km2. L a lunghezza della Lura è di 46,2 km.
L'altitudine della sua
sorgente è di 400 m s.l.d.m: il torrente attraversa 12 comuni tra
Bulgarograsso, Lainate e Saronno.
Nei pressi di Lainate, la
pendenza media è del 3%, mentre la larghezza è di 3 metri. Scorre a Est del
territorio di Lainate e di Rho.
Da Nord a Sud, esso
attraversa:
-
La zona agricola della cascina Panigada,
-
La zona industriale a Nord-Ovest di Lainate,
-
La zona agricola tra Via Garbagnate e il Canale Villoresi,
-
Il complesso industriale dell’Afla Romeo.
-
Il torrente ha subito diverse alterazioni come:
-
Alterazione delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque
(concentrazione di azoto ammoniacale) derivate dal carico inquinante e dagli
scarichi industriali immessi dalle ditte delle porvince di Como, Varese e
Milano.
Il Parco del
Lura ha una superficie di 1.500 ettari e comprende la zona tra la valle di
Bulgarograsso fino alle porte di Saronno; sono incluse nel parco le colline
boschive di Guanzate e Cermenate. E‘ stato istituito nel 1995 ed è gestito dal
Consorzio Parco del Lura.
La vegetazione, all’interno del Parco del Lura, è caratterizzata da
boschi di farnia e robinia. La
copertura vegetale del parco è costituita dall'alternanza
di fitti boschi, prati e campi che hanno
favorito l'insediamento di molti animal, un habitat naturale ideale per molte
specie capaci di adattarsi a questo contesto ambientale prossimo ad una zona
densamente urbanizzata.
Nel parco risulta particolarmente significativa la presenza degli
uccelli. Sono presenti passeri, rondini, pettirossi, cinciallegre ed alcuni
rapaci tipici del nostro territorio come la civetta, il gufo,il barbagiani e il
gheppio, più comuni risultano essere tortore, zigoli, cornacchie, merli,
piccioni, fagiani selvatici. Ben piu difficili da sorpendere sono i mammiferi
selvatici che popolano il sottobosco del parco: carnivori di taglia piccola
come la volpe, la faina, la donnola o i roditori come il ghiro e il tasso. E'
possibile invece incrociare la strada del coniglio selvatico, del riccio che si
muove con circospezione nella boscaglia, oppure scorgere gli scoiattoli saltare
da un albero all'altro e i roditori o i rettili più comuni che vivono nei prati
tipici delle zone coltivate, anche in prossimità dei centri abitati.
La fauna ittica, gode di buona
salute: in solo 50 metri di torrente, a Cadorago, sono stati trovati ben 350
vaironi. E’ stata avvistata anche la sanguinerola, specie che vive in un
habitat caratterizzato da acque fresche e ben ossigenate.
Villoresi
LUNGHEZZA: 60Km
PORTATA: da 55 a 65 metri cubi
BACINO IDEOGRAFICO: 85000 ettari
NASCE: Ticino
SFOCIA: Adda
REGIONE E PAESI ATTRAVERSATI: in Lombardia (regione): Nerviano, Parabiago, Busto Garolfo, Barbaiana, Garbagnate Milanese.
Il canale
Villoresi ha origine dal fiume Ticino, dalla diga del Pan Perduto, in località
Maddalena, frazione di Somma Lombardo, e si getta nel fiume Adda, al termine di
un lungo percorso di 60 Km, che lo qualifica come uno dei canali artificiali
più lunghi d'Italia.
Nel suo percorso il canale
si interseca, sovrapassando e talvolta ricevendone parte delle acque, con i
corsi d'acqua minori della zona a nord di Milano.
Essi sono il torrente
Arno o Arnetta, il fiume Olona, il torrente Bozzente, il torrente Lura,
il torrente Guisa, il torrente Nirone, il torrente Cisnara, il torrente Lambra,
il torrente Garbogera, il fiume Seveso, il fiume Lambro, il torrente Molgora,
il torrente Trobbia, il Rio Vallone e il Naviglio della Martesana.
Il canale irriga un bacino
di 85.000 ettari, attraverso 120 bocche e rami secondari, estesi per circa
130 Km, che diventano 1400 se si considerano anche i canali di terza grandezza.
Il Villoresi attraversa da
Ovest a Est il territorio di Lainate:
1.
La zona agricola sita a Ovest del territorio comunale: tratto che
presenta una vegetazione di riva continua, caratterizzata da arbusti.
2.
La città di Lainate: il tratto cittadino del canale Villoresi è
caratterizzato da una vegetazione di riva essenzialmente di robinie, formate da
un corridoio boscato discontinuo. E’ assente lo stato arbustivo, probabilmente
eliminato durante i lavori di manutenzione delle sponde. Le sponde, in questo
tratto, hanno caratteri diversi. La sponda Nord ha una vegetazione più densa e
continua. Nel tratto adiacente alla strada per Garbagnate, la sponda Nord
presenta una quantità di rifiuti di piccole dimensioni gettate dagli
automobilisti. Sulla sponda sud si snoda una pista pedonale in buono stato.
Sulla sponda Sud, vicino al Parco di Villa Litta sono presenti querce e
carpini.
3.
L’area agricola a Est di Lainate: presenta una vegetazione di riva di
antica costituzione caratterizzata da arbusti. Il tratto è percorribile grazie
ad una strada che si dirige verso Garbagnate.
I lavori di realizzazione
del canale Villoresi cominciarono nel 1877 e vennero completati nel 1888
secondo i progetti dell’ingegnere Eugenio Villoresi.
Nonostante l'irrigazione
fosse lo scopo principale dell'opera, la costruzione di alcune conche di
navigazione, lo rese parzialmente accessibile a barconi per il trasporto di sabbia.
Il canale provocò una
divisione del territorio tra la parte nord e quella sud, un tempo limitata alle
sole campagne.
Il canale determinò anche
una modifica della falda acquifera: costruito il canale e immessovi l’acqua, il
livello dei pozzi si alzò di circa tre metri e le cantine si allagarono per
infiltrazioni di acqua proveniente dal Villoresi. La situazione andò avanti
finché, nel 1903, si procedette al rivestimento completo in cemento del
Villoresi.
Il canale modificò
profondamente il paesaggio dell’alta pianura, un tempo “asciutta”
trasformandolo in un paesaggio rurale tipico della bassa pianura con
un’intricata rete di irrigatori (rogge) e di canali di scolo (colatori) bordati
da alberi come salici, pioppi e robinie. Questo paesaggio caratterizza tuttora
il territorio di Lainate, ma si trova in uno stato di crescente degrado.
Molti canali, infatti, sono
attualmente in disuso a causa dell'incuria e della frammentazione delle zone
agricole e, in alcuni casi, sono recapiti di rifiuti.
bellissimo!
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